I nostri telefoni sono ormai tempestati da chiamate da parte di operatori che ci propongono offerte di fornitura di energia elettrica e gas. Vi sono altresì un gran numero di “agenti” porta a porta che vengono a proporci offerte sensazionali. Molto spesso queste offerte si tramutano in veri e propri raggiri. Le probabilità di abboccare aumentano, in particolare, quando si è presi alla sprovvista, magari da abili venditori adeguatamente istruiti. Le tecniche di vendita più usate dai fornitori di energia e in cui il consumatore è particolarmente vulnerabile sono:
- Vendita porta a porta
- Vendita in “esterna” (per strada o con banchetti in vari punti vendita)
- Vendita tramite telefono
Consiglio importante: non mostrare assolutamente bollette o contratti di fornitura precedenti, non fornire informazioni riguardo i propri dati personali! Gli agenti prendono copia del codice relativo al punto di fornitura (POD o Pdr), in seguito a ciò potrebbe giungere a domicilio una “proposta contrattuale” o, peggio, un contratto già concluso.
In ogni caso, prima di subentrare a tutti gli effetti come nuovo fornitore, il venditore che ha concluso il contratto fuori dai locali commerciali deve consegnare al cliente una copia del contratto firmato o la conferma del contratto su un supporto cartaceo o, previo accordo, su un altro mezzo durevole (come ad esempio una mail, un cd)
Se invece si tratta di un contratto da concludere per telefono, il professionista deve innanzitutto confermare l’offerta al consumatore che sarà vincolato solo dopo averla firmata o comunque accettata.
Per tutti i contratti a distanza al cliente deve essere data conferma su mezzo durevole prima che la fornitura inizi.
I modi in cui ci si accorge dell’attivazione di un contratto luce e gas non desiderato sono essenzialmente tre:
- Si riceve una copia del contratto.
- Si riceve la conferma del contratto su supporto cartaceo e su altro mezzo durevole.
- Si riceve la prima bolletta.
A questo punto si deve tempestivamente inviare una lettera di reclamo (SCARICA) o, nel caso di accertato comportamento scorretto, la seguente lettera di contestazione (SCARICA). Fondamentale spedirla entro 30 giorni solari dal momento in cui si è venuti a conoscenza del contratto o dell’attivazione non richiesta e allegare alla lettera tutte le prove necessarie per dimostrare questa data. Quali sono le regole per definire questa data?
- Dal decimo giorno successivo alla conferma del contratto su supporto cartaceo o comunque su mezzo durevole.
- Se il venditore non ha confermato il contratto, si conta dalla data di scadenza del pagamento della prima bolletta.
Una volta fatto reclamo, il fornitore non potrà interrompere l’erogazione di luce e gas in caso di mancato pagamento delle bollette: potrà farlo solo dopo la risoluzione della controversia.
Ricevuta la richiesta di annullamento del contratto, le possibilità per il venditore sono due.
- Accettare il reclamo: in questo caso si procede al ripristino del contratto precedente.
- Rifiutare il reclamo: se pensa di essersi comportato correttamente, il fornitore rifiuterà la richiesta e dovrà rispondere al reclamo comunicando il rigetto al cliente e motivandolo, inviando una copia di questa risposta allo Sportello del Consumatore presso L’AEEG (Autorità per l’Energia Elettrica e Gas).
Truffe a parte, nel caso in cui il contratto non sia abbastanza convincente o si hanno dubbi di varia natura, il consumatore può avvalersi del “Diritto di ripensamento” che, secondo il Codice del Consumo, può essere espresso entro 10 giorni dalla data dell’acquisto solo per le vendite o la stipula di contratti per servizi avvenuti al di fuori di locali commerciali o a distanza. Anche in questo caso è necessario inviare un modulo apposito (SCARICA) al fornitore dei servizi.
Attenzione alle frodi e alle false vendite, piuttosto che affidarsi ad agenti e operatori commerciali, consigliamo di affidarsi al motore di ricerca delle offerte di servizi di fornitura luce e gas appositamente creato dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG).