Grande partecipazione e mobilitazione da tutta la Sicilia ( da Pachino a Trapani) per la catena umana antinucleare a Palma di Montechiaro che ha aperto ieri mattina le altre 9 catene umanae che si svolti in altrettanti siti in Italia dove sono in predicato di costruire le centrali nucleari volute dal governo berlusconi.
Chiaro e senza equivoci il messaggio che viene da Palma. I cittadini vogliono votare il 12 e il 13 giugno al referendum contro il nucleare e non sono disposti a farsi scippare il diritto a decidere sul prorio futuro da meschini trucchi parlamentari che intendono solo sospendere la costruzioni delle centrali nucleari.
Per questo rivolgono un appello ai parlamentari affinche non subiscano il ricatto del voto di fiducia che oltre a scippare la democrazia al parlamento, in questo caso verrebbe a toglierla alla maggioranza dei cittadini italiani che non vogliono il nuclare in Italia perchè lo ritengono inutile, pericoloso e costoso.
Ed ancora i cittadini da Palma di Montechiaro a Salluggia hanno chiesto ai media nazionali e regionali più attenzione all’informazione sui referendum, che a 20 giorni dal voto referendario è del tutto omessa dalle testate giornalistiche e radio televivise. Il diritto ad essere informati sui quesiti referendari è un principio costituzionale a cui gli organi deputati non possono e non devono rinunciare ad esercitarlo nel rispetto delle opinioni di tutti.
La catena umana antinucleare di Palma di Montechiaro e quella degli altri siti sono riusciti a rompere il silenzio mediatico che avvolge i referendum del 12 e il 13 giugno, ottendo una visibilità sui Tg regionali, locali e nazionali, oltre che sul web.
Adesso l’impegno delle decine di organizzazioni che aderiscono ai comitati referendario è quello di continuare a far conoscere ai cittadini siciliani, attraverso la mobilitazione quotidiana nei posti di lavoro, nelle scuole, nei mercati, le ragioni del SI al refendum del 12 e il 13 giugno.