La proroga a tutto il 2012 del bonus del 55% è stata inserita al comma 4 dell’articolo 4“Detrazioni per interventi di ristrutturazione, di efficientamento energetico e per spese conseguenti a calamità naturali”. Articolo dedicato per il resto alla stabilizzazione della detrazione fiscale del 36% per le ristrutturazioni edilizie e alla sua estensione alle zone colpite da calamità naturali.
Scongiurata quindi la riduzione al 41% delle detrazioni o ancora peggio la sua definitiva cancellazione che era stata proposta nelle bozze del decreto, la misura, che nel 2010 è stata richiesta 405 mila soggetti – record storico, è stata difesa da molte associazioni ambientaliste e di categorie delle imprese, che hanno dimostrato gli effetti positivi del bonus fiscale
L’esborso per l’Erario è “quasi zero”: e questo perché, senza il bonus, molti lavori non sarebbero stati fatti (o sarebbero stati pagati in nero). Il che significa, come rilevano gli ultimi studi del Cresme, che il saldo finale va in attivo considerando le ricadute ambientali e l’incremento di valore del patrimonio edilizio.
Il 55% incentiva la sostituzione delle caldaie, l’isolamento termico degli edifici e l’installazione dei pannelli solari termici, ma l’intervento di gran lunga più popolare è la sostituzione degli infissi, che pesa per circa metà dei lavori agevolati.