Si avvicina il 31 gennaio, il giorno in cui i cittadini di san Filippo del Mela, Pace del mela e Gualtieri Sicaminò saranno chiamati alle urne per dire si o no all’utilizzo del combustibile secondario della centrale Edipower, secondo l’ennesimo provvedimento che contraddice tutte le recenti parole del governo sull’emergenza inquinamento di diverse aree del paese. C’è da dire che gli inceneritori non servono nemmeno a chiudere le discariche ma al contrario contribuiscono a nutrire le discariche con le loro scorie e con i sottoprodotti dei sistemi di filtraggio dei fumi tutti materiali altamente tossici. Non bisogna dimenticare, anzi bisogna porre l’attenzione anche e soprattutto sul fatto che la Valle del Mela è considerata un’area ad alto rischio ambientale, è recente uno studio epidemiologico svolto dall’università di Messina sulla salute dei cittadini residenti in quella zona. Per sottolineare l’assoluta contrarietà alla realizzazione dell’inceneritore il circolo Legambiente del Longano pone l’attenzione su alcuni studi recenti. Uno studio epidemiologico sugli abitanti della contrada Gabbia (Valle del Mela) ha dimostrato che il tasso di mortalità ed il numero di dimissioni ospedaliera record per il cancro si sono incrementati. Le problematiche ambientali della zona che si ripercuotono pertanto sulla salute dei cittadini sono legate alle diverse e significative attività industriali presenti, altamente impattanti ed inquinanti: le caratterizzazioni eseguite hanno mostrato una diffusa contaminazione dovuta alla presenza di benzene, toluene, xilene, benzo(a)pirene, policlorobifenili (PBC), tetracloroetilene e metalli pesanti come nichel, cromo, piombo, cadmio rame e manganese. I distruttori endocrini causano effetti negativi sulla salute di un organismo intatto o la sua progenie e sono molto pericolosi per via della loro azione a lungo termine sul sistema endocrino. Nella popolazione femminile causano l’incremento di rischio di aborti spontanei, la morte fetale intrauterina e parti pretermine, mentre nei maschi inducono oligospermia e riduzione della motilità degli spermatozoi. L’idea di cambiamento e di modernità non può essere legato alle trivellazioni petrolifere, alle grandi opere inutili o agli inceneritori e alle fonti fossili; le sfide del futuro richiedono ben altro approccio, i rifiuti devono essere utilizzati non come una risorsa da “bruciare” ma da riutilizzare, recuperare, riciclare, secondo i principi dell’economia circolare, vanno oltre: la richiesta è anche quella di proporre piani che sostituiscano la tecnologia dell’incenerimento con le più moderne e sostenibili tecnologie a freddo, indirizzate prioritariamente al recupero di materia anche dai rifiuti residui. È necessario ridurre, gestire e smaltire i rifiuti attraverso una gestione integrata che tenga conto innanzi tutto e sopra tutto la salute delle persone e dell’ambiente che devono essere anteposti agli interessi economici dell’impresa di gestione dei rifiuti sia essa pubblica o privata.
Per seguire la lotta agli inceneritori nella Valle del Mela potete collegarvi alla pagina Facebook del Circolo Legambiente del Longano.