Proviamo a immaginare un tipo di rifiuto pericoloso, tossico, velenoso, ecc….Ci vengono in mente tanti oggetti, vari tipi di veleni, una moltitudine di potenziali rischi. Ma non è necessario fantasticare troppo, basta staccare lo sguardo dal computer e alzare un attimo gli occhi al soffitto….Proprio sul soffitto e parti perimetrali è possibile scorgere un corpo fluorescente, luminoso, affascinante per alcuni aspetti…Dentro quell’oggetto meraviglioso che rischiare le nostre ore buie si cela un acerrimo nemico della salute e dell’ambiente: il mercurio.
Le direttive europee hanno fissato ad 1 µg/l il valore limite di concentrazione di Mercurio in acque ad uso umano. Ogni lampadina a fluorescenza, comunemente chiamata “a basso consumo”, contiene dai 3 ai 5 mg, ovvero un quantitativo da 3000 a 5000 volte superiore rispetto al limite fissato. 5000 l di acqua è il quantitativo bevuto da un uomo in circa 6 anni e mezzo.
Dopo aver letto questi dati siamo ancora convinti che gettare una lampadina “a basso consumo” nei rifiuti indifferenziati sia un gesto innocuo? L’acqua che percola dai cassonetti e si infiltra nelle fognature, nel terreno, ecc porta con se il mercurio che dopo poco tempo, con molta probabilità, arriva diretto sulla nostra tavola. E non ha proprio un bel sapore.
Abbiamo due opzioni:
- Andiamo ad acquistare una nuova lampada a Led più efficiente, funzionale e duratura e consegnamo la lampada esausta al rivenditore (Scambio 1 a 1)
- Consegnamo la lampada esausta presso i centri di rivendita di materiale elettrico ed elettronico con superfici superiori a 400 mq senza obbligo di acquisto (Scambio 1 a 0)
- Conferiamo le lampade non funzionanti presso gli appositi centri di raccolta comunale
Come da tradizione alla fine dell’anno si mettono da parte gli oggetti vecchi, inutilizzati o non funzionanti, forse è il caso di metterli da parte nella maniera più appropriata.
Maggiori informazioni sul corretto smaltimento delle lampadine sono reperibili sul sito del Consorzio Ecolamp
Infografica a cura della “Edrisi” di Pietro Polito