Siamo seduti in ufficio, la mattinata è alquanto pesante, dopo alcune ore davanti il computer è giunta l’ora della pausa caffè, o magari è estate e preferiamo un the freddo. Ci dirigiamo verso il distributore automatico di bevande posizionato in corridoio o in una stanza comune, scegliamo il prodotto desiderato e finalmente appaghiamo il nostro desiderio. Piuttosto che la bibita possiamo anche scegliere un gustosissimo snack pieno zeppo di conservanti e grassi saturi, ma questa è un’altra storia…Il distributore delle meraviglie, dal punto di vista tecnico, consiste in un semplice frigorifero che mantiene i prodotti a temperatura controllata, spesso accoppiato a un sistema a resistenza elettrica per la produzione di bibite calde. Queste apparecchiature naturalmente hanno dei consumi (tra l’altro notevoli), che, nella maggioranza dei casi, sono a carico dell’ente/società nei cui locali sono alloggiate. Pochissimi, infatti, sono gli Enti che prevedono un contratto di affitto con le società che forniscono i distributori automatici. In sostanza, i fornitori posizionano gratuitamente i distributori nei locali della società (spesso Enti Pubblici) senza alcun onere, i consumi infatti sono totalmente a carico dell’Ente/Società che ospita le apparecchiature. Ma cerchiamo di dare un’idea orientativa di spesa per ogni singolo macchinario.
Distributore di bevande refrigerato, 3 vassoi per snack, 2 vassoi per bevande in bottiglia, un vassoio per lattine. Consumo dichiarato: 270 W*h. In realtà il consumo dichiarato tiene conto di parametri di temperatura standard (5°C all’interno del frigo e 20°C in ambiente esterno) e di condizioni di funzionamento a regime, inoltre non tiene conto dell’invecchiamento della macchina, di potenziale (probabilissimo) deposito di polvere e incrostazioni sulla serpentina di scambio termico, ecc. Dunque, non commettiamo un grosso errore se maggioriamo questo consumo del 10/15%; alla fine otterremo un consumo finale annuo di 2720 kWh che corrispondono a circa 500€ di spesa annua.
Calcoli analoghi si possono effettuare per altri tipi di dispositivi, inoltre c’è da considerare che locali molto estesi di pubbliche amministrazioni, scuole, università, ecc. ospitano più di un’unità di questo tipo, spesso decine!
Quale può essere una soluzione che consente di conoscere l’esatto consumo e, di conseguenza, richiedere al fornitore il rimborso delle spese?
Con appena 15€ di spesa (molto meno nel caso di acquisti all’ingrosso, ecc) è possibile acquistare un misuratore di consumi elettrici da presa. In ogni istante questo apparecchio fornirà il dato di consumo relativo alla presa in cui è collegato. Esistono anche i modelli da quadro elettrico che forniscono l’esatto consumo della linea elettrica scelta
In questo modo è possibile richiedere un rimborso equo ai fornitori dei distributori automatici, evitando sprechi inutili che, sommati, danno luogo a spese rilevanti che potrebbero essere destinati all’efficientamento energetico dei locali.