Si chiama “The Dutch Windwheel” ed è progetto avveniristico dello studio di architettura olandese DoepelStrijkers. E’ costituito da un edifico formato da due anelli concentrici per un’altezza complessiva di 174 metri.
Chiaramente l’edificio è concepito in modo tale da essere auto-alimentato dal punto di vista dell’approvvigionamento energetico e idrico: le pareti esterne sono progettate in modo tale da sfruttare al massimo l’energia solare incidente ai fini della climatizzazione interna, il fotovoltaico integrato garantisce una produzione elettrica rilevante, il sistema di recupero delle acque piovane minimizza gli sprechi d’acqua e le acque reflue vengono sfruttate per la produzione di biogas.
Ma non finisce qui. Il nome “Windwheel”, letteralmente “Ruota del vento”, ci suggerisce la presenza di dispositivi che sfruttano l’azione del vento. Eppure nel progetto non v’è traccia di organi rotanti quali micro-turbine eoliche, ecc.
Grazie alla tecnologia EWICON, acronimo inglese di Electrostatic Wind Energy Converter, è possibile sfruttare l’effetto del vento per generare energia elettrica senza l’ausilio di organi rotanti. Nella griglia centrale è presente un campo elettromagnetico, il vento viene sfruttato per trascinare delle goccioline d’acqua precedentemente nebulizzate e caricate elettricamente; il passaggio delle goccioline cariche all’interno del campo elettrico genera delle correnti indotte che costituiscono la produzione lorda del sistema.
Intorno a questa griglia per il vento si troverebbe il primo anello: un edificio di forma circolare che ospiterebbe 72 appartamenti, negozi, ristoranti e un hotel di sette piani con 160 stanze. L’anello esterno, invece, ospiterebbe gli ascensori e soprattutto una ruota panoramica da cui ammirare il panorama della città, dotata anche di cinema interattivo.