La scelta dell’infisso e della relativa posa in opera possono sembrare di secondo ordine, in realtà costituiscono l’ago della bilancia per la garanzia delle prestazioni termiche dell’involucro edilizio.
Il vetro rappresenta la parte più importante del serramento; ci preoccupiamo di tutto ciò che riguarda il telaio, dal numero di camere, alle guarnizioni, dalla specie legnosa, allo spessore, tralasciando la parte che più di tutte disperde energia. Quali parametri valutare nella scelta di un vetro? Il parametro più conosciuto è senza dubbio la trasmittanza termica Ug ma esistono altri valori che necessitano di attenzione in fase di scelta progettuale, vediamo una semplice lista:
- Ug: Trasmittanza termica del vetro. Indica quanto disperde la superficie vetrata. Più questo valore è basso, migliore è il potere termoisolante, minori saranno le perdite attraverso il vetro.
- g: Fattore solare. Indica la quota percentuale di energia solare che entra in una stanza, e quindi trasmessa al vetro, rispetto all’energia totale incidente. Un vetro con fattore solare 0,52 lascia passare il 52% di energia proveniente dai raggi solari. Chiaramente, maggiore sarà il valore g, maggiore sarà il guadagno energetico all’interno dell’ambiente.
- Tl: Trasmissione luminosa. Il rapporto tra radiazione luminosa trasmessa e quella incidente, limitato alla zona visibile. Un vetro con fattore Tl pari a 0,75 lascia passare il 75% di radiazione luminosa incidente sulla faccia esterna.
- Rw: Indice Rw. L’indice Rw, espresso in decibel, misura le prestazioni acustiche del vetro. Maggiore è l’indice Rw, maggiore sarà l’isolamento acustico garantito dal vetro.
Esiste una correlazione tra questi due parametri ed è la Selettività. Per selettività di un vetro s’intende il rapporto tra la sua trasmissione luminosa e il suo fattore solare. Più questo rapporto è vicino a due, più il vetro è selettivo. Un vetro selettivo offre quindi migliori prestazioni in termini di trasmissione luminosa, poiché più questo valore è alto più luce attraversa il vetro; valori di “g” relativamente bassi non consentono quindi all’energia solare di entrare negli ambienti.
Nella figura è schematizzato il funzionamento di un vetro basso emissivo.
Spesso viene fatta molta confusione fra vetro basso emissivo e vetro a controllo solare. Il vetro basso emissivo altro non è che un vetro isolante, costituito da due o più lastre distanziate da uno o più profili distanziatori. Un vetro isolante differisce da un normale vetro, perché dotato di un particolare trattamento, grazie a cui si riescono a contenere le dispersioni. Il vetro a controllo solare è un vetro con moderata trasmissione luminosa (in genere scuro) e bassa trasmissione solare da utilizzare tipicamente in zone calde con forte irraggiamento solare. Tuttavia in questi vetri non sempre si interviene sull’emissività del vetro, quindi non si migliorano le prestazioni termiche. Questo avviene invece sistematicamente nei vetri basso emissivi, i quali sono ad elevata trasmissione luminosa e bassa trasmittanza termica.
Non bisogna dunque fare confusione fra le due tipologie di vetro o, peggio, considerarli alternativi poiché non si tiene in conto che:
- un vetro a controllo solare può avere anche un rivestimento basso emissivo, essendo diversa la natura ed il posizionamento dei rivestimenti,
- i vetri basso emissivi, a differenza di quelli a controllo solare, operano un aumento della resistenza termica del componente, che è una situazione comunque auspicabile.
Rifacendosi all’ultimo punto, è, dunque, evidente che un’elevata resistenza termica è auspicabile in qualsiasi clima, caldo o freddo, perché determina un più efficace isolamento dell’involucro edilizio ed una riduzione di carichi termici e frigoriferi, mentre è il problema della radiazione, ovvero del controllo solare, che è strettamente connesso al clima. In ogni caso l’installazione di adeguate schermature solari è previsto per legge.
Come riconoscere se l’installatore ci ha fornito effettivamente un vetro basso emissivo oppure siamo stati vittima di una grave frode? Un metodo molto semplice ci può fornire un primo indizio che, in ogni caso, non è sostituibile con la perizia di tecnici specializzati. Per capire se un vetro ha trattamento basso emissivo o meno, è sufficiente avvicinare una fiamma (un accendino va bene) e vedere il colore delle fiamme riflesse. Se le fiamme, quattro nel caso di doppio vetro e sei nel caso di triplo, sono tutte dello stesso colore, solitamente giallo, non c’è trattamento basso emissivo. Se una o due delle fiamme sono di colore più scuro, tendenti al violaceo, c’è trattamento basso emissivo.