L’amianto (o abesto) è un insieme di minerali del gruppo degli inosilicati e al gruppo dei fillosilicati. In natura è un materiale molto comune. La sua resistenza al calore e la sua struttura fibrosa lo hanno reso adatto per molti usi, ma la sua ormai accertata nocività per la salute ha portato a vietarne l’uso in molti paesi. Le polveri contenenti fibre d’amianto, respirate, possono causare gravi patologie, l’asbestosi per importanti esposizioni, tumori della pleura (ovvero il mesotelioma pleurico), e il carcinoma polmonare. L’amianto è stato largamente utilizzato fino agli anni ottanta e, per questo, è sparso praticamente in tutto il paese: basti pensare all’Eternit, uno dei materiali da costruzione per l’edilizia sotto forma di composito fibro-cementizio.
La bonifica dell’amianto avviene principalmente attraverso o la rimozione fisica del materiale, o l’incapsulamento (il materiale viene impregnato con l’uso di prodotti penetranti e ricoprenti) o il confinamento (installazione di barriere in modo da isolare l’inquinante dall’ambiente). In ogni caso, prima di bonificare un ambiente dalla presenza di amianto bisogna riconoscerlo.
L’amianto deve essere smaltito tramite l’ausilio di ditte specializzate ed autorizzate che si occuperanno, dopo un sopralluogo, delle comunicazioni all’ASP competente, alla rimozione, alla bonifica dell’ambiente ed al corretto smaltimento. La bonifica dell’amianto rientra tra le opere per le quali è possibile usufruire della detrazione Irpef (50%), almeno fino al 31 dicembre 2015 e entro il limite massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare.
Riconoscere l’amianto.
In linea di massima l’amianto si trova in tutti gli edifici costruiti prima del 1990 con rare eccezioni, considerando le ottime caratteristiche tecnologiche del materiale. L’amianto si può presentare nelle seguenti forme:
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Amianto fortemente agglomerato (sotto forma di matrice compatta): molto utilizzato in edilizia attraverso l’impiego di lastre ondulate, tubazioni, manufatti e vari oggetti come fioriere. Era anche utilizzato nelle auto;
Lastre ondulate di amianto come copertura
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Amianto debolmente agglomerato (con una matrice friabile): utilizzato principalmente per materiali termoisolanti e antincendio, a volte si realizzavano rivestimenti in spruzzando il prodotto direttamente oppure tramite l’uso di lastre e pannelli leggeri per l’edilizia con funzione antincendio;
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Amianto allo stato puro: principalmente per corde, tessuti e materiali di riempimento di vario tipo.
Il materiale si sfalda longitudinalmente in fibre sottilissime. Il rilascio di fibre, il vero problema dell’amianto correlato al rischio per la salute, è in linea di massima più elevato con la matrice friabile che con la matrice compatta. Normalmente, se il materiale è integro, solo l’utilizzo di attrezzi meccanici (martelli, scalpelli, trapani etc) può liberare fibre in grandi quantità: per questo motivo, prima di intraprendere dei lavori edilizi o in caso di sospetto è opportuno prendere le dovute precauzioni.