Non si respira certo una bell’aria. Mentre in Sicilia gli ex governatori Lombardo e Cuffaro e altri 4 ex assessori all’ambiente dell’epoca sono sotto processo per non avere diffidato i dirigenti a disporre provvedimenti idonei a diminuire l’inquinamento da biossido di azoto, superiore al limite annuale per la protezione della salute umana nel periodo dal 2002 al 2009 a Palermo, Caltanissetta, Gela,Catania, Messina e Siracusa, dall’ annuale rapporto Mal’aria di Legambiente emergono ancora dati pochi confortanti.
Degli 88 capoluoghi di provincia monitorati dall’associazione ambientalista, in almeno il 37% di questi il PM10 ha superato il valore dei 50 ug/m3 medie giornalieri per più di 35 gg nel 2014 . Con le punte dei 110 gg di Frosinone e 86gg di Alessandria ai valori fuorilegge registrate nelle grandi città , tra le quali Palermo con i suoi 65gg di sforamento durante l’anno.
Anche gli altri inquinanti atmosferici, il particolato fine ( PM2,5) e il biossido di azoto (NO2),l’Ozono Troposferico (O3), i dati registrati da Legambiente, non sono meno confortanti
In un paese con il più alto numero di morti premature in Europa dovute all’inquinamento da ozono ( 3.400 vittime nel 2011) e seconda per quelle derivanti da polveri sottili con 64.000 vittime, ancora molto poco si fa per evitare che milioni di persone vengano esposte a concentrazioni medie annuali di PM10, PM2,5, No2 , O3, superiori, e di molto, ai valori di riferimento forniti dall’OMS. Tant’è che la Commissione Europea ha aperto nuovamente, dopo quella del 2012 che ci ha visti condannati, una procedura di infrazione per le violazioni del superamento dei valori limiti del PM10 che riguardano 19 zone ed agglomerati suddivisi in 10 regioni, tra le quali la Sicilia.
Legambiente indica quali sono i settori su cui occorre intervenire: nelle aree urbane investire nella riqualificazione energetica degli edifici e nelle fonti rinnovabili per ridurre i consumi e migliorare l’efficienza anche con la sostituzione dei vecchi impianti di riscaldamento , nelle aree industriali con l’approvazione dell’AIA e l’applicazione delle migliori tecnologie, nel trasporto urbano ed extra urbano con maggiori investimenti nel trasporto ferroviario e in quello pubblico locale, ripensando radicalmente il modo di muoversi in città, che restituisca ai cittadini la libertà di muoversi con i mezzi pubblici, con le bicilettao a piedi garantendo una migliore qualità dell’aria e della vita delle persone
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