PROFORBIOMED – PROmotion of residual FORestry BIOmass in the MEDiterranean basin (Promozione della Biomassa Forestale residuale nel bacino del Mediterraneo)” è un p rogetto strategico europeo, approvato e finanziato nell’ambito del Programma di Cooperazione Territoriale Europea MED 2007-2013, Asse 2 “Protezione dell’ambiente naturale e promozione dello sviluppo territoriale sostenibile”, Obiettivo 2.2 “Promozione delle energie rinnovabili e miglioramento dell’efficienza energetica”. Obiettivo del progetto è infatti promuovere l’uso delle energie rinnovabili nelle aree rurali del Mediterraneo ed in particolare contribuire allo sviluppo di una strategia integrata e sostenibile finalizzata all’uso della biomassa forestale residuale per la produzione di energia. La sostenibilità di tale strategia è legata all’adozione, nelle foreste mediterranee, di tecniche di gestione sostenibili che tengano conto della possibilità di creare nuove opportunità economiche nelle zone rurali, compatibilmente con altri usi.
Il progetto ha avuto inizio nel febbraio del 2011 e si concluderà nel febbraio del 2014. Lead Partner del progetto è il “Ministero Regionale dell’Agricoltura e delle Acque – Direzione Generale del Patrimonio Naturale e della Biodiversità della Regione Murcia” – Spagna. Al progetto hanno partecipato 18 partner di 6 diversi paesi dell’Unione Europea (Francia, Grecia, Italia, Portogallo, Slovenia e Spagna). Per l’Italia hanno partecipato al progetto: la Fondazione Lombardia Ambiente – FLA (che è anche coordinatore nazionale), l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale – ISPRA e il Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale della Regione Sicilia (Ass.to Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea).
Il Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale della Regione Sicilia, che gestisce i boschi demaniali della Sicilia, ha aderito al progetto europeo PROFORBIOMED, per rispondere alla necessità di definire un modello di gestione dei residui legnosi che annualmente vengono prodotti a seguito delle ordinarie operazioni selvicolturali quali potature, spalcature, tagli di diradamento selettivi di avvio alla rinaturalizzazione degli impianti artificiali, ecc… Uno degli obiettivi prioritari del progetto è dunque sviluppare un modello replicabile per l’utilizzo delle biomasse residuali forestali, nel rispetto dei principi della gestione sostenibile delle risorse forestali.
Per l’implementazione delle attività svolte in ambito regionale il Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale si è avvalso della collaborazione del Dipartimento Scienze Agrarie e Forestali dell’Università di Palermo e dell’Istituto di Ricerche “AmbienteItalia”. Il Dipartimento è stato impegnato in 8 delle 13 azioni pilota previste dal progetto.
L’area nella quale sono state implementate le attività è compresa nel territorio dell’istituendo “Parco dei Monti Sicani” ricadente nei comuni di Santo Stefano Quisquina, Bivona, Cammarata, San Giovanni Gemini e Castronovo di Sicilia. Nell’ambito di questa area è stata individuata una parcella di 1 ettaro, rappresentativa del contesto forestale esaminato, nell’area di Portella Cicala su Monte Katera, nel territorio comunale di Santo Stefano Quisquina, nella quale sono state implementate le diverse azioni pilota e sperimentate pratiche di gestione forestale sostenibile.
Mediante studi, ricerche, prove e dimostrazioni in campo, sono stati individuati e messi a punto gli aspetti tecnici, applicativi e normativi fondamentali per la promozione dell’uso della biomassa forestale residuale, quale risorsa naturale per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Il coinvolgimento e la partecipazione degli stakeholders, che vivono e svolgono la propria attività nel contesto di riferimento, ha permesso di elaborare una costruzione condivisa del progetto e ha favorito la costituzione di reti tra le istituzioni locali e i diversi soggetti interessati allo sviluppo della filiera foresta-legno-energia.
In particolare, il Progetto PROFORBIOMED ha permesso di descrivere la consistenza, lo stato e l’uso potenziale della biomassa ottenibile dalla attuazione di un piano di rinaturalizzazione dei rimboschimenti artificiali che insistono sui Monti Sicani.
I risultati hanno confermato che lo sviluppo di una filiera foresta-legno-energia è possibile per tutti i comuni dell’area pilota. Ciascuno di questi comuni, in funzione delle quantità di biomassa disponibili sul proprio territorio, potrà dotarsi di un impianto di cogenerazione di piccole dimensioni con potenza termica che, mediamente, è stimata tra 500 e 800 KWth e potenza elettrica compresa tra 150 e 200 KWe. Questa tipologia di impianti può essere modulare e può essere montata in serie fino a raggiungere la potenza desiderata.
Da un punto di vista ambientale, questi impianti hanno impatti nulli sul suolo; anche per quanto riguarda le emissioni in atmosfera i valori degli agenti nocivi rientrano nella norma.
L’efficienza elettrica di questa tipologia di cogeneratori ammonta al 30%, mentre quella complessiva, con un utilizzo massimale dell’energia termica, è prossima al 90%.
Gli impianti dovranno essere dimensionati in base alla disponibilità di biomassa di ciascun comune, con la possibilità di integrare la biomassa legnosa di origine forestale con le altre risorse legnose residuali, potenzialmente disponibili sul territorio e derivanti dalle attività agricole.
Il modello replicabile proposto da PROFORBIOMED, con base territoriale esclusivamente comunale e con impianti di cogenerazione che utilizzano la biomassa prodotta esclusivamente nell’ambito del proprio territorio, rispetta pienamente i principi della gestione forestale sostenibile, come pure il principio fondamentale della “filiera corta”, che nel territorio di riferimento è di 5 – 7 chilometri al massimo, valore di gran lunga al di sotto del raggio di 70 Km stabilito dalla normativa nazionale (Decreto Ministeriale 2 marzo 2010).
Infine il modello proposto da PROFORBIOMED consentirà di valorizzare dal punto di vista economico un prodotto di scarto, qual è attualmente la biomassa forestale residuale dei boschi della Sicilia, apportando nel contempo un notevole beneficio all’ambiente naturale, conseguente alla riduzione dei consumi di petrolio.
Per ulteriori dettagli sul progetto PROFORBIOMED visita il sito: http://proforbiomed.eu/
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/Proforbiomed
Pagina Facebook (Regione Sicilia): https://www.facebook.com/proforbiomed.sicily
Contatti di riferimento:
Dip. Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale della Regione Sicilia
Massimo Pizzuto Antinoro
Mail: mpizzuto@regione.sicilia.it Tel. (+39) 091.7077457
Dipartimento Scienze Agrarie e Forestali dell’Università di Palermo
Donato S. La Mela Veca
Mail: donato.lamelaveca@unipa.it Tel. (+39) 091.23861210
Ambiente Italia – Osservatorio Sicilia
Despoina Karniadaki, Claudia Rubino, Carlo Simonetti
Mail: sicilia@ambienteitalia.it Tel. (+39) 091.6124684