Il 30 % degli elettrodomestici non è etichettato correttamente, ancora peggio la situazione nei negozi on line dove solo il 10 % dei prodotti riporta le informazioni energetiche in maniera esaustiva e corretta.
È quanto emerge da“Etichetta furbetta”, l’indagine realizzata da Legambiente, in collaborazione con Movimento Difesa del Cittadino, nell’ambito del progetto pilota Marketwatch per verificare la corretta applicazione delle etichette energetiche in Italia.
La ricerca ha preso in esame oltre 2500 prodotti – Tv, frigoriferi, cantinette domestiche (refrigeratori per bottiglie di vino), forni elettrici e condizionatori- di monitorare la corretta applicazione della direttiva sull’etichetta energetica nei negozi online e fisici sia le dichiarazioni dei produttori e la veridicità delle etichette dei prodotti.
Ma 1 prodotto su 3 viene venduto senza etichetta o con l’etichetta fuori posto o scorretta mettendo così in difficoltà il consumatore.
Eppure la corretta applicazione delle direttive Ecodesign ed Etichetta Energetica consentirebbero alle famiglie un risparmio di 400€ dei propri consumi energetici e oltre 500 milioni di tonnellate di CO2 in meno in atmosfera.
Invece il consumatore si trova di fronte a prodotti che sono meno efficienti di quanto dichiarato sull’etichetta o privi delle indicazioni energetiche, o addirittura non gli viene consegnato su richiesta la scheda tecnica, obbligo previsto dalla normativa Ecodesign
Frigoriferi, freezer, forni elettrici risultano essere i prodotti venduti quasi sistematicamente con l’etichetta, mentre televisioni, cantinette e condizionatori sono invece quelli hanno un livello di etichettamento molto inferiore e ciò dipende dal punto di vendita
Per quanto riguarda invece le tipologie di non conformità riscontrate, dalla ricerca emerge che le principali non conformità delle vendite nei negozi riguardano più che altro il mal posizionamento dell’etichetta, spesso collocata in angoli ciechi o a più di due metri di altezza rendendo difficile o delle volte impossibile la lettura. È poi possibile imbattersi in etichette fotocopiate, scritte a mano o al computer dal personale del negozio. Invece altre etichette, anziché esplicare i contenuti, confondono il consumatore. Per quanto riguarda i negozi online, le irregolarità che emergono dalla ricerca sono differenti essendo diverse le modalità di comunicare il contenuto delle etichette. Nei negozi online, dove è maggiore la quantità di prodotti privi di etichetta rispetto a quelli fisici, si riscontra però una frequente dispersione delle informazioni di base in più pagine, con alcune informazioni disponibili subito a fianco dell’immagine del prodotto, altre reperibili nella stessa pagina ma più in basso, altre reperibili con un click in una scheda tecnica, altre ancora in una scheda “caratteristiche”. Altre volte invece si riscontra casi di informazioni limitate, come ad esempio la sola classe energetica, ma senza il consumo annuale, oppure prive del dato sul rumore, laddove previsto, o dei coefficienti prestazionali (SCOP/SEER) per i condizionatori.