Dopo l’esaltante esito del voto referendario, i movimenti per l’acqua bene comune ritornano in piazza per rivendicare la gestione pubblica dell’acqua, cosi come sancito dalla maggioranza dei cittadini italiani.
Largo consenso alla manifestazione da parte di sindaci. consigli comunali, associaizoni ambientalisti e comitati cittadini che anche l’obiettivo di accelerare l’iter parlamentare della legge regionale di iniziativa popolare che intende regolare il quadro normativo complessivo del Servizio Idrico Integrato in Sicilia e che ha anche il fine di tutelare i cittadini, garantire la qualità dell’acqua e del servizio e salvaguardare i lavoratori coinvolti.
Con la manifestazione i promotori esprimono il loro sostegno “alle ragioni dei 12 Sindaci della provincia di Siracusa che resistono e non hanno consegnato gli impianti delle loro città al gestore privato che si è rivelato inaffidabile, per aver creato disservizi e disagi alle popolazioni con bollette stratosferiche ed errate e aver violato gli accordi contrattuali stipulati nel febbraio del 2008 (mancato deposito del contratto di finanziamento a garanzia dei 500 milioni di euro di investimenti da realizzare in trentanni sul territorio; mancato avvio degli investimenti previsti nel Piano d’ambito; mancato versamento dei canoni annuali che allo stato attuale, per il 2010 e il 2011 ammontano a 4 milioni di euro)”
Quindi i promotori chiedono “che la Regione revochi tutti i commissariamenti, restituendo legittimità ai Sindaci e ai cittadini, e assuma le decisioni utili a garantire il futuro dei lavoratori del servizio Idrico Integrato.”
Il corteo partirà alle 10 da Largo XXV Luglio e si concluderà a Piazza Archimede con interventi dal palco.